giovedì 25 dicembre 2008

Omaggio a un "Pulcinella"

Non so cosa teneva "dint'a capa",
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del
Papa, morto un Troisi non
se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta io lo ridico per un Pulcinella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "jamm, o' saccio, ‘naggia, oilloc, azz!"
era come parlare col Vesuvio,
era come ascoltare del buon Jazz.
"Non si capisce", urlavano sicuri,
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Holliwood!
Con lui ho capito tutta la bellezzadi Napoli,
la gente, il suo destino,
e non m'ha mai parlato della pizza,
e non m'ha mai suonato il mandolino.
O Massimino io ti tengo in serbo fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbodi quello dell'amato San Gennaro.

R.Benigni

sabato 22 novembre 2008

L’Osservatore...

... Dal suo angolo fa ciò che è nella sua natura. Guarda con occhi velati ciò che lo circonda e ritrova nel suo vagare, orrori comuni, sentimenti carichi di contrasto. L'osservatore guarda e pensa,assorbe e trae conclusioni tenendole per sè. Guarda attorno a sè e cela lo sconcerto per ciò che osserva. Manifestazioni di caos che vorrebbe saper padroneggiare. L'osservatore è dotato del nome della temperanza, nell'abitudine allo sconcerto talvolta trova tregua. Nel groviglio dei propri pensieri, con immensa pazienza riesce a ritrovare un filo logico con cui sgarbugliare il nodo e trovare una verità dove tutti i tasselli si incastrino in un mosaico perfetto. Un mosaico la cui vista provoca una lucida rassegnazione. L'osservatore, nell'edonismo dato dalla bellezza illuminata e dall' emozionalità del buio trova la perfezione. Nello stesso squilibrio risiede un naturale equilibrio. Il naturale equilibrio delle cose. La ripartizione biunivoca che risiede nel nostro stesso corpo. Due braccia e due mani con cui poter ghermire, toccare, palpare. Due gambe e due piedi con cui potersi muovere, calpestare. Due narici con cui poter respirare, due labbra da dischiudere per poter svelare, assaggiare con avidità il sapore. Due orecchie che si riempiono di parole, che captano rumori e suoni, melodie in cui perdersi. E due occhi. Due occhi con cui osservare. Con cui risucchiare ciò che ci circonda. Ma un'anima. Una soltanto. Con cui elaborare le immagini e renderle proprie.

Desolante carenza di osservartori. E' questo ciò che l'osservatore, inesorabilmente osserva

lunedì 17 novembre 2008

MATRIX...?

Intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti.È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto. La risposta è intorno a noi, è il mondo che ci è stato messo dinanzi agli occhi, per nasconderci la verità. Che siamo schiavi di una prigione senza sbarre, una prigione per le nostre menti.

venerdì 14 novembre 2008

Le parole sono importanti

E’ innegabile il fatto che Obama sia di colore, forse la sua pelle e’ piu’ scura di quella di Colin Powell, decisamente e’ piu’ chiara di quella della Rice, ma questa definizione, questa sorta di perifrasi per riferirsi ad Obama mi sembra fuori luogo.
Potevate scrivere: “del senatore dell’Illinois”, “del candidato democratico”, “del leader democratico”, “di Barack Obama”, ecc ecc. Con tutti questi sinonimi, con tutte queste alternative, c’era davvero bisogno di ricorrere al colore della pelle????… e quando mai Mc Cain e’ stato indicato come il senatore bianco?

Perché ci sono parole che sembrano dire altro dal loro suono?


mercoledì 22 ottobre 2008

Ritornerà consueta..

Che sia Sogno o Realtà, bu, non saprei. Da tempi immemorabili, la domanda mi si affaccia al cervello, e procede cosi: “ma sei innamorato?” e si anche da prima e durante Lei , si quella lei di cui già parlai una volta. Alle volte è il preludio(la domanda) a un lunghissimo monologo di pensiero articolandosi in direzioni più distanti, altre ancora invece, il suo contrario, resto veramente in silenzio, ma dico veramente nessun pensiero nessun suono,nessuna risposta, come se preso alla sprovvista dalla domanda inaspettata, talmente grande, talmente impetuosa da paralizzarmi; in balck-out momentaneo poi riprendo la vita senza traccia della Domanda. Alle volte ci penso no.. e vorrei…ma, cambio idea..a cosa penso? Se sono o non sono inamore?? Ma si può dire in-amorato, dentro l’amore? O potenzialmente pronto come un facocero in primavera? Avrei potuto anche dire Colibrì, ma il Facocero ruba sorrisi..lo so. Fondamentalmente forse non comprendo la Domanda.. ok..basta per oggi..Domani ritornerà consueta.

venerdì 3 ottobre 2008

parole non dette

Che stupidi che siamo...quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati...certe volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno,
immobili galleggiamo insilenzio.

venerdì 26 settembre 2008

Tutto il resto fa volume..

La vita che sia ricompensa di se stessa, il desiderio e la consapevolezza di non attendere nulla di più di ogni giorno concesso, con il peso e la leggerezza che può portare. I giorni migliori di un uomo si contano sul palmo di una mano, tutto il resto fa volume.. nelle tonalità fra bianco e il nero io vedo infinite sfumature di grigio.

mercoledì 24 settembre 2008

..per poter ricostruire

Ci sono pezzi mancanti, sento un richiamo che ogni giorno prende vigore, la voglia di sradicarmi da quello che è il mio terreno cercandone un altro più fertile, non ho nulla che mi trattiene non ho nulla d’importante qui, tranne la paura di cambiare abitudini. Vivo ora una staticità quasi oppressiva che cadenzialmente si ripresenta ogni giorno con identiche abitudini, lavoro, famiglia... ma io non mi vedo e non mi sento protagonista non c’e niente e nessuno che abbia una qualsiasi attrattiva. I giorni mi attraversano senza lasciarmi un segno sorrido e rispondo ai vari “come va’?” per inerzia. Bisogna demolire per poter ricostruire, mi ricordo questa frase ogni volta che mi guardo allo specchio, ma rifletto solo il nulla piacevole nulla in contraddizione con me stesso, avrei quasi voglia di stare male per avere almeno la percezione di essere vivo.

martedì 23 settembre 2008

eco... sussurra

il Ricordo è un ritmo armonico di note lontane,
eco nella mia memoria sussurra odori e voci che più non sentirò,
immagini sbiadite si tingono di purpuree sfumature di presente
e perdersi nuovamente ai primi raggi di sole.

venerdì 5 settembre 2008

Credo...

... nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stro**ate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un ca**o della vita degli altri.

martedì 2 settembre 2008

Instabilità

Infilato in sociali meccanismi, il cervello s’insinua in pensieri e scorciatoie per evitare o alleggerire instabilità e precarietà del nostro tempo, (nostro per modo di dire ovviamente potrebbe essere vero il contrario), leggo nei vostri occhi sfiducia e individualismo, leggo precarietà affettiva e la sua assenza, che porta l’uomo e la donna a distanze diametralmente opposte e singolari, e altrettanto paradossalmente una frenesia, insostenibile per me, a cercare legami improbabili e vacillanti. Con leggerezza ci si trova e con la medesima ci si allontana lasciando irrimediabilmente cadaveri solitari di cuori infranti. La teoria della metà mancante una gran minchiata(mio modestissimo parere) si cerca stabilità in precarietà altrui, che per leggi fisiche sfracelleremo al primo alito di vento. Come uno specialista di Slalom gigante Vi evito attento a non cadere procedo da solo fino al traguardo.

venerdì 8 agosto 2008

Risonanze...

Mi sono chiesto se fosse un caso che quando inizi un certo tipo di pensieri e di discorsi incontri un sacco di gente che dice e fa cose simili. O forse prima le incontravo e non ci facevo caso perché non avevo quel tipo di attenzione? Erano quelle che si chiamano “risonanze”? Non saprei, ma ci sono giorni che tutto dice la stessa cosa.

mercoledì 6 agosto 2008

Ricordi sbocciavan le viole...

Ma come fan presto, amore, ad appassire le rose cosi per noi…
L’amore, wow che parola! e io, spettatore di quante se ne raccontano e se ne dicono parole che solo pronunciarle dovrebbero far tremare la terra e il mare (ma invece), quante volte ho dovuto sentire: mi sono innamorata, oppure gli ho detto che l’amo, e io lo sapevo che sono solo parole di cui ignorate la forza e la sacralità che solo un folle come me le riconosce in un linguaggio ormai perduto, ma voi le utilizzate ancora, volendogli dare quell' importanza che in due mesi trasformate in ghiande per maiali, al primo cedimento di volontà o al primo dubbio. Ogni volta che vi sento pronunciare Amore, e tutti quei sinonimi che ne derivano e si sviluppano in frasi più articolate, vedo distintamente rigurgiti di bava e ghiande. Meritereste di affogare ad ogni parola pronunciata senza esserne degni, senza sentirne il peso e la responsabilità di riprodurne il suono… No, io non vi perdono.

giovedì 17 luglio 2008

14° Anno

Trascorso un anno, ed eccoci qui sempre noi, sempre la stessa foresta sempre la stessa valle, e le stesse stelle, appuntamento con il destino al quale non possiamo e non vogliamo rinunciare, magia e amore son sempre lì che ci attendo, per fornirci quel potere che ci rende unici e particolari... La notte prosegue su di noi con i soliti riti, amicizia si manifesta nella pienezza di se stessa, e a confermarlo la foresta e le stelle eterne testimoni della nostra ricchezza.

giovedì 10 luglio 2008

10/07/2008 12:15:07

Rullo una cartina, caffè caldo tra le mani, qualcuno è al telefono e parla, organizza la spesa, pere già acquistate, cozze da scongelare, una casa da arredare, io accendo la sigaretta, una boccata , e poi un'altra, le conversazioni si sovrappongono, qualcuno cambierà le ruote dell’auto e qualcun altro deve decidere se cambiare assicurazione, mentre i figli la sera non dormono, la mia sigaretta si consuma, e c’è della parmigiana da preparare… silenzio… la mia vescica fa silenzio e mi comanda, spengo la sigaretta e procedo.

martedì 8 luglio 2008

Vertigini....

Mi succede, ultimamente, di avere spesso nausea, e vertigini.. escludendo gravidanza, per ovvietà biologiche e dimorfismo sessuale, altrove ho cercato le cause a si fatte vertigini. La salute prima di tutto, lo dicono tutti, e ho pensato di condurre una vita piu’ naturale, iniziando da alimentazione equilibrata e poco calorica, aggiungendo un pizzico di movimento alla mia sedentarietà cronica. Certo mi son sentito molto meglio, fisicamente intendo, ma le vertigini quelle son rimaste..e forse ho iniziato ad intuirne le cause..
Mi son trovato improvvisamente circondato…e pieno di attese e aspettative inconsce indotte da volontà altrui..

Mi vanno in fila, una dopo l’altra, senza sovrapporsi. Si staccano, piuttosto, a turno, come pagine di un calendario sfogliato.

«Chi tende continuamente verso l'alto deve aspettarsi prima o poi d'essere colto dalla vertigine. Che cos'è la vertigine? La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura.»

giovedì 12 giugno 2008

Nome e Cognome...

E quando sei convito che oramai nulla può consumare la tua consolidata difesa contro le delusioni, anche quelle meno significative, quelle davvero innocue, bene puntualmente arriva la smentita, arriva ovviamente dalla persona che in quel determinato momento è la più insospettabile e da cui meno te lo aspetti. Mi riferisco davvero a piccolezze, e non hai grandi tradimenti, ma personalmente reputo più fastidiose, sono davvero incomprensibili alcuni comportamenti e menzogne che subisco (abilmente le smaschero, ma le tengo per me), e davvero non trovo alcuna ragione alle stesse, e mi domando, perché? Perché mentirmi quando, molto più facilmente la verità è lì a portata di mano? Io non sono così io non agisco così, né tanto meno permetto di subirlo. Tutto questo mio malgrado m’impone altre difese, e il più delle volte son costretto a dubitare sempre e comunque, fino a prova contraria. Probabilmente questa è un’impercettibile malessere collettivo che attribuisco all’inevitabili maschere con cui ogni giorno ci e vi auguriamo Buongiorno, accompagnato dal solito sorriso. Maschere che nascondono cosa? ‘insostenibile vera natura.. che porta il mio nome e cognome.

martedì 3 giugno 2008

Fino alla Fine

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Le Guerre Vanno E Vengono Ma i Miei Soldati Durano in Eterno

- Non Si Arresta L'Armata Sul SUolo Di Guerra.
- Ficcarti Piume Nel Culo Non Fa Di Te Una Gallina.
- Un giorno senza sangue è come un giorno senza sole.
- La nostra gloria più grande non sta nel non fallire mai,
ma nel risollevarci dopo un fallimento.
- I Soldati si contano alla fine della guerra!
- È meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.

Il vero scopo della guerra non e' morire per la propria patria,ma far morire il nemico per la sua.

lunedì 31 marzo 2008

Problem Solving...

-Scena Prima- (ambientazione)
Siamo in un Customer Care centinaia di operatori telefonici e altre tante postazioni per ognuno di loro, all’interno di questo Call Center, ognuno ha un ruolo, esistono vari reparti tra i quali, l’help desk, che si occupa della manutenzione software e hardware dei computers che vengono utilizzati in azienda.
-Scena Seconda- (il fatto)
Un giorno qualunque di un mese qualunque del 2008 gli operatori del call center si avvicendano come di consueto con i propri turni e puntualmente ad inizio turno cercano postazioni libere per iniziare il loro lavoro, un computer qualunque di una postazione qualunque, non funziona, per l’esattezza il mouse in dotazione era scollegato, ma ricollegarlo non sarebbe servito a risolvere il problema, infatti lo spinotto finale era diverso dall’ingresso sul PC.
-Scena Terza- (l’evoluzione)
Diversi operatori cercando postazioni libere si scontravano con la realtà de PC con mouse da sostituire, molti hanno taciuto e cercato altro, qualcun altro ha segnalato ai propri responsabili il PC incriminato, affinché i Super Visor (responsabili) a loro volta avrebbero rigirato la stessa segnalazione al gruppo Help Desk per sostituire un MOUSE.
-Scena Quarta- (conclusione)
Un operatore, un po’ più intraprendente (a mio modesto parere) ha procurato un nuovo Mouse da un altro PC NON FUNZIONANTE, in modo tale da rendere operativo e funzionante il suo PC. Semplice ed efficace ( sempre a mio modestissimo parere), ma questo ha provocato disappunto da parte dei responsabili i quali avevano (come da procedura) recuperato un MOUSE per il PC. L’operatore si è visto costretto a scollegare il mouse funzionante da lui sostituito, con il mouse sempre funzionante, ma ottenuto come da regolamento
.
P.S. i 2 mouse sono identici...

giovedì 20 marzo 2008

Ci sono bugie tanto commoventi....

da meritare di essere credute. Mentire, aiuta i rapporti sociali li fortifica ed è più facile credere ad amabili menzogne, che a spietate verità. Accuso e Mi Accuso, spesso vi ho fatto ricorso mio malgrado, e per evitare pigramente inutili e logorroiche manifestazioni di vertà. l'arte del "barare", quasi a forma d'arte nelle gallerie tra quadri e sculture, e un flûte da spumante, brinda tra maschere e vestiti, parole senza senso. Io maschio ben costrutto, io, l'uomo dai lascivi impeti, l'uomo in cui l'istinto è tutto, che non conosco il rispetto dell' altalena sociale, e mi compiaccio dando lo sgambetto, alle dottrine dell'intelligenza saltando di piè pari sopra il petto della menzogna detta convenienza.Interrogare il profondo, è cosa vana, esso mi parla nei soli momenti di furore e chiede la verità dal lato brutto a cui non si rimedia...io non vi amo, è questa la tragedia.

mercoledì 19 marzo 2008

sarai già lontano...

La tua vita ti appartiene? ne sei veramente sicuro? hai mai preso una qualsiasi decisione per te stesso senza porti il problema di doverne rendere conto alla comunità? non credo tu ci sia mai riuscito. Indipendentemente da ogni scelta che in alcun modo potrebbe lenire qualcun altro, stai sicuro che questo qualcun altro non ti appoggerà mai, anzi proverà in ogni modo a farti desistere,sì certo per quanto la tua decisione possa essere anche giusta ed inappellabile, ci sarà sicuramente e sempre, un parere negativo.. “un ma, un se, un sei un pazzo”. Allora tu sceglierai di non dire niente a restare in silenzio, e non voler più condividere le tue decisioni, e quando un bel giorno sarai pronto con la decisione in tasca, bene allora sarà troppo tardi, perché sarai già lontano per tutti.

sabato 15 marzo 2008

bivio..

Cosa sarebbe successo se..." Quante volte mi sono trovato a pensare a cosa sarebbe stato di me se le cose non fossero andate in un determinato modo, se avessi deciso di fare una cosa anziché un'altra. Attimi, forse dispersi o paralleli al mio vivere qui, momenti che non ho vissuto, ne ho veduto passare. Ogni istante della mia vita rappresenta un crocevia del destino, in cui qualsiasi ipotesi è sempre esposta all'influenza dell'alternativa. Cosa sarebbe ora questa mia vita se avessi scelto cosi e non cosi? una è la scelta, ma infinite le risposte. Mi accompagneranno sempre le frasi dei films che ho amato ”quello che c’è là fuori già lo conosci, sai esattamente dove porta..” e come non emozionarsi di fronte la scelta tra la pillola rossa e quella azzurra? con il cuore e con le parole, la scelta eroica non ha rivali, ma davanti alla realtà solide radici nella mia mente con tutte le incertezze del domani. Domani mi sveglierò andrò al lavoro, tornerò a casa, per poi uscire ancora per piacersi o piacere o piacermi, sono trentatre anni che mi ci piaccio, e nonostante tutto, i sogni tornano oggi a ripropormi una scelta, la più coraggiosa la più affascinante.

giovedì 6 marzo 2008

fra un caffé e l’altro..

Penso alle scommesse per finta tanto per avere la scusa, alla sensazione di aver vinto una sfida, al timore che prende un attimo prima di confidarsi, le frivolezze e le cose serie dette fra un caffé e l’altro, tabacco, filtri e cartine nella tasca sinistra interna del giubbotto di pelle, i miei anfibi, alle canzoni di Guccini e quelle di De Andrè, alle serate sempre più rare fatte di magia, ad un giorno in foresta, al Messico che è anni luce lontano da qui, alle partenze e agli arrivi, ai giorni sempre uguali sperando che alla domenica non segua il lunedì, al volo, al salto e al rischio di cadere, e alla volubilità..

lunedì 3 marzo 2008

I'm Back

"Io sono un uomo che vorrebbe vivere una vita eroica e rendere più sopportabile il mondo ai suoi occhi.Se in qualche momento di debolezza, di abbandono o di bisogno, scaglio nel mondo qualche sdegno raffreddato in parole, qualche sogno infagottato in immagini, pigliatelo o buttatelo via, ma non mi seccate.Sono un uomo libero;ho bisogno della libertà, ho bisogno di star solo, ho bisogno di rimuginare fra me e me le mie vergogne e le mie tristezze, di godermi il sole e i sassi della strada senza compagnia e senza discorsi, colla sola musica del mio cuore. Cosa volete da me? Quel ch'io voglio dire lo pubblico; quel che voglio dare lo do....Non è difficile essere solo”