giovedì 6 marzo 2008

fra un caffé e l’altro..

Penso alle scommesse per finta tanto per avere la scusa, alla sensazione di aver vinto una sfida, al timore che prende un attimo prima di confidarsi, le frivolezze e le cose serie dette fra un caffé e l’altro, tabacco, filtri e cartine nella tasca sinistra interna del giubbotto di pelle, i miei anfibi, alle canzoni di Guccini e quelle di De Andrè, alle serate sempre più rare fatte di magia, ad un giorno in foresta, al Messico che è anni luce lontano da qui, alle partenze e agli arrivi, ai giorni sempre uguali sperando che alla domenica non segua il lunedì, al volo, al salto e al rischio di cadere, e alla volubilità..

1 commento:

Anonimo ha detto...

tu hai il dono di "aprire le porte" è il mio "modo di dire" per coloro, sempre più rari, che riescono a farti "vedere" quello che non puoi o non sai "vedere" da solo. Scoprirti sapere che esiste è una gioia.