giovedì 11 ottobre 2007

tra miti, leggende e....poesia

In assenza d’assenzio, mi concedo un momento, un momento, quanto può durare un momento? Distillato estratto dalla pianta, che ne cede il nome, combinato con altri aromatici ingredienti per esaltarne il gusto. L’assenzio si è affermato anche con l'epiteto Fée Verte (Fata Verde) per il colore del liquore finale. Quello che si gusta oggi non è quello di una volta. Le leggende narrano della "componente magica", (forse laudano) che ne alterava gli effetti, più che l' alcol, da renderlo poi illegale, ma protagonista delle vicende dei grandi poeti, quelli maledetti, capace di portarli alla dannazione e all' estasi suprema, risvegliando in loro chiaroveggenze, aprendogli una finestra su mondi strabilianti, incatenandogli l’anima ed elevandoli nell’olimpo dei grandi immortali. Ad averne ora, anche un sorso, dello stesso fascinoso nettare, ma oggi è più simile ad un' alcolico amaro d' erbe, ed io mi limito solo a provincialismi da "Primitivo"(magari di Manduria) e a fantasticherie d’altri tempi.

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