giovedì 4 ottobre 2007

doppini a mezzanotte


Per call center s'intende l'insieme dei dispositivi e delle risorse umane atti a gestire, in modo ottimizzato, le chiamate telefoniche da e verso un'azienda. L'attività di un call center può essere svolta da operatori specializzati e/o risponditori automatici interattivi IVR. Gli operatori e i risponditori automatici possono offrire informazioni, attivare servizi, fornire assistenza tecnica. Una chiamata in ingresso può essere accodata in attesa (spesso con musica) di una risorsa telefonica (un operatore o un IVR). Tali dispositivi permettono sia di collezionare informazioni di performance sul livello di servizio offerto, sia di far lavorare gli operatori con l'ausilio di un computer per ottenere informazioni ausiliare sul chiamante, è possibile ottenere sia il numero del chiamante che il numero digitato sulla tastiera telefonica. esiste un sistema informativo direzionale in grado di calcolare dati aggregati quali le chiamate evase, i tempi medi di attesa e di servizio (applicando la teoria delle code), le pause degli operatori, le chiamate perse e quelle dissuase. Il ruolo tipico dell'Information Tecnology è appunto quello di automazione del lavoro, controllo gerarchico ed automazione dei flussi informativi. Tali sistemi pongono problemi di privacy dei lavoratori perché talvolta prevedono opzioni di ascolto muto (intercettazione) delle chiamate fra cliente e dipendente e la loro registrazione in formato digitale.
Nella fattispecie il call center è l’incubo di clienti ed operatori, i primi ignari si perdono nei labirinti dei su detti IVR alla ricerca perduta del operatore in grado di adempiere la richiesta, ma il più delle volte verranno rimbalzati ancora nel risponditore automatico per errato instradamento della chiamata, alcuni impavidi o disperati giungono stremati alla meta, ma alla fine le risoluzioni e/o le informazioni ricevute non soddisfano quasi mai la richiesta. I secondi invece, quelli dell’altra parte del doppino, i depositari della conoscenza, altro non sono, che risorse formate, dalle aziende con contratti precari, o al limite del ridicolo. La qualità del lavoro, invece, soggetta a stress, da 100 chiamate in coda ed i famosissimi (per i tecnici del settore) tempi di conversazione, sempre più brevi, non menzionando, l’eventuale possibilità del controllo a distanza, a volte causa anche di richiami ufficiali discutibili. I call center, rappresentano un muro di gomma invisibile che le aziende hanno creato ed evoluto con gli anni per evitare scontri diretti con i consumatori a discapito di questi ultimi e dello stesso muro di gomma umano che intermedia esigenze a strategie.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Da bravo mattoncino di quel "muro di gomma"
posso ben comprendere
la frustrazione dei clt....
tuttavia, il vero problema,
è quando la stessa strategia
viene applicata anche all'interno dell'azienda, verso i propri dipendenti.
In quel momento si comprende
il valore che ciascuno di noi
ha per la propria azienda,
e ci si comporta di conseguenza...


Giuda

Anonimo ha detto...

"qui gladio ferit, gladio perit" (Gv. 18,13)

Anonimo ha detto...

Ciao Iestat,

non commento il post, vorrei solo lasciare una mia tesimonianza.

Lo stesso giorno in cui ho letto questo post ho saputo dell'esperienza vergognosa che sta vivendo una mia amica in un Call Center.
L'azienda per cui lavora dallo scorso lunedi' si occupa di indagini di mercato.
In pratica la mia amica intervista telefonicamente chiunque abbia un commercialista a titolo informativo.
Fin qui nulla di anomalo, penserai...
Il bello, anzi l'assurdo, viene dopo... Lei lavoro 6 ore al giorno ma non le vengono mica retribuite tutte e sei... No!!!!! Solo il reale tempo di conversazione, espresso in ore min e sec.!!!
Non appena compone il numero da contattare parte un timer sul monitor del suo pc che si arresta nel momento in cui la chiamata viene interrotta.
Tutto il lavoro di backoffice al quale non puo' sottrarsi, l'eventuale pausa ogni 2 ore (che dovrebbe esserci), i blocchi al pc che possono durare un minuto o mezz'ora, non vengono pagati.
Perche'?? Boh!
La risposta e' banale e vergognosa... "Se vuoi lavorare e' cosi', se no ciao ciao!".

Mi chiedo come si possa "giocare" con la dignita' di un essere umano... Con quale diritto?
Il lavoro nobilita l'uomo...Si', ma solo laddove c'e' rispetto...

Lulla

Anonimo ha detto...

Già.. Pensavo qualche giorno fa quando ho letto questo post all'evoluzione che c'è stata negli ultimi anni x quel che riguarda il mondo del lavoro.. Oramai il lavoro di operatore Call-Center assume sempre di più il ruolo di "operaio del 2000".. Facile trarre le prime conclusioni.. Lavoro su turni, stress e pressioni costanti e, cosa che mi duole davvero dire, stessa (misera) considerazione, all'interno dell'azienda stessa.. Questo causa ulteriore frustrazione ed insoddisfazione del proprio lavoro che vanno ad aggiungersi allo stress.. Ci chiediamo il perchè oggi non ci sia più il valore delle famiglie, beh, dopo che una persona è rimasta fuori 10 ore dalla propria casa, le energie a disposizione sono davvero poche..

E qui si aprono tante altre, innumerevoli, considerazioni..

SUPREM0