lunedì 17 settembre 2007

Un passo indietro..


Con il senno del poi non ci si fa mai i conti, ma per questa volta farò un’eccezione, non racconterò fatti e aneddoti, ma proverò a raccontare ciò che emozionalmente sento ora in questo momento. Mi sembrava necessario dare una forma a qualcosa che credevo poteva essere concreta e reale nonostante il suo significato prettamente non tangibile. Si parla d’amore spesso, ogni giorno in differenti situazioni e anche a sproposito in ogni caso ne viviamo in funzione; ponendo un significato da dizionario quello che ne viene fuori è qual cosa del genere: “È un sentimento intenso, totalizzante e tendenzialmente esclusivo rivolto verso un oggetto, un animale, una persona, o verso un'entità”, questo è facilmente comprensibile così com’è letto, ma veramente ne riusciamo a capire il vero significato? Solitamente, siamo propensi a definire con un’unica parola una diversità di sentimenti, infatti, per quanto la parola è identica assume diversi significati a seconda da chi è manifestato il sentimento e soprattutto l’oggetto o la persona a cui è rivolta. Voglio porre più attenzione, per quanto è interessante l’amore stesso nel suo valore assoluto in quanto tale, all’amore che fa più male e più bene nella misura in cui si muove per entrambi gli individui in eguale o diversa direzione, più semplicemente quello tra un uomo ed una donna (differenza esclusivamente sessuale per definire semplicemente due individui). Cosa s’innesca dentro di noi che improvvisamente o per gradi iniziamo a provare o esserne le cause di sì potentissimo dittamo? Ovviamente nei miei 32 anni d’esperienza ho solo domande e poche risposte, posso benissimo sostenere che è soggettivo e che per ognuno di noi è differente, i parametri sono lo stesso comuni, inizialmente possiamo parlare di passione, e quindi attrazione fisica, che porta il discorso a quella parte istintiva e selvaggia che ci ricorda che siamo animali con istinto di conservazione, ma c’è dell’altro, in quanto punta di diamante dell’evoluzione, possediamo un cervello più complesso che ci porta l’attenzione e l’interesse anche verso altri fattori, come affinità di carattere, interessi e una serie interminabile e differente che per ognuno di noi è diversa, ma ugualmente comune a tutti. Credo che l’amore sia vissuto diversamente per un uomo rispetto alla donna, in merito ad emozioni ed esigenze che non vorrei elencare qui per inutili polemiche che ne potrebbero emergere, ma sono convinto e ho conferme sessualmente opposte che è diverso e alle volte quasi incomprensibile per entrambi il rispettivo sentire, e qui mi chiedo cosa governi queste diversità quasi abissali, ma evidenti?Ma è sempre stato così? O è una lenta ma prolungata evoluzione che ci ha portato cosi lontani gli uni dagli altri? Siamo così insoddisfatti da aver perso quella semplicità che un tempo remoto ci aiutava ad incontrarci? Oggi ascolto affermazioni dai due fronti in momenti differenti, che ci cerchiamo esclusivamente per una necessità di compagnia, paragonando al ruolo che occuperebbe un addomesticato mammifero come un cane o un gatto. Tutto questo è davvero disarmante, e non voglio davvero citarne alte. Lo stato del single pone (almeno la mia) ad un attenzione pi alta, e osservo quasi come documentarista i comportamenti delle ”coppie” nei loro momenti meno concentrati, e mi rendo conto che discutono su ciò che in quel momento ha meno importanza per l’uno e per l’altra, e mi domando, ma sono ubriachi? Non mi sollevo dalle mie colpe, lo sono stato anche uguale ed identico alle mie “cavie da esperimento”, ma con il desiderio in un’eventuale prossima occasione da non ripetermi in “idiozie da matrimonio” . Le conclusioni mi suonano un po’ così: probabilmente siamo un po’ troppo immaturi e non ancora in grado di essere così altruisti di pensare in funzione alle esigenze di qualcun altro, ponendoci consciamente o inconsciamente sempre un passo in avanti, noi e solo noi prima di tutto e tutti, ma almeno in questo contesto io ci provo… e faccio un passo indietro.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Un passo dici?? Solo uno?? Troppo spesso ho sentito abusare di questa parola e distribuirla come carte ad un tavolo verde. Troppo spesso la indossiamo con i vestiti dell'ego. Forse l'uomo non è ancora maturo, dici?? Penso di sì, son d'accordo. Ma non scomodiamo dunque 6 lettere per riempirci la bocca solo perchè...così fan tutti!

Lorenzo (fastweb)

P.S. Complimenti per il Blog!

lestat ha detto...

ma ne potremmo scomodare molte di più di lettere, l'importante è attribuirne il giusto valore, non considerando eterno quello che non può esserlo, avvalorato dal fatto che noi stessi di eterno forse abbiamo solo l'anima..

Anonimo ha detto...

..ma nessuno conosce il vero valore dell'amore..e' tutto soggettivo...chi parla dell'amore in generale e' platonico, chi lo vive cercando di tradurlo in emozioni e' colui/colei che possono provare solo a immaginare di aver scoperto quanto vale.
..e pure e' buono!
De Dion

Anonimo ha detto...

E' alquanto difficile commentare sul tema amoroso per me, considerando recenti eventi personali non proprio idilliaci. Ma, visto che questo post ha aperto il dibattito, sentendomi inadeguata nell'esprimere qualsiasi giudizio in merito a sentimenti e rapporti umani, vi lascio qui il mio vademecum del voler bene, un breve pensiero di Theodore Storm (1817-1888) che per me racchiude da tempo immemorabile il senso di questa strana follia.
"Accada quel che accada
finché sei viva quello è il giorno.
E se dovrò vagare nel mondo,
dovunque tu sia
quella è casa."

Auguri per il blog!!

Anonimo ha detto...

Dell'amore e sull'amore si è detto tutto e molto di più,
forse troppo..la verità è che non si può teorizzare
e non si può spiegare e non conosce il senno di poi perchè
quando è passato è come dopo un uragano...tutto da ricostruire.
C'è una frase di Coelho che x me racchiude l'essenza di questo deus
ex machina che governa tutte le nostre azioni e indirizza le
nostre vite:

L'amore arriva, si insedia e dirige tutto.
Solo le anime forti si lasciano trasportare.

E quindi forse l'amore va semplicemente vissuto e non spiegato...

Anonimo ha detto...

Io credo che qui si esca un'anticchia fuori traccia...
(licenza poetica per dire giusto appena un tocco) smile...
penso e credo, e il titolo del Post lo conferma,
che qui non ci si cimenta nel descrivere l'amore o cosa esso
rappresenti (giusto un senso personale dell'autore suppongo),
ma solo l'esigenza di far passare avanti qualcun'altro prima di se...
e sopratutto se mai ne saremmo veramente capaci...

ad un'altra vita... Louis

Anonimo ha detto...

e' vero..
l'autore parla di passi indietro..quasi a volersi fermare un attimino
per capire, per focalizzare se e' questo il modo per recuperare cio'
che abbiamo perso..un passo indietro gia'..ma forse e' la voglia di arrivare,
l'egoismo di credere di sapere gestire ed esser padroni di certe situazioni
che proiettano tutti "troppo avanti"..dimenticandosi che cio'
che ha valore magari e' accanto a noi, vicino e nn nel futuro,
che senza passato, nn potra' mai esistere...

Porzia, ha detto secondo me una cosa saggia.
l'amore va vissuto.
il punto e': qualcuno e' capace di raccontare cio' che si vive in amore?
ovvero, si puo' raccontare l'amore? perche' nn va spiegato?
perche' e' troppo bello? perche' nn ci sono parole?
o e' solo un'etichetta?
lyra perche' ti senti inadeguata a esprimerti(nn tanto giudizi
quanto opinioni secondo me...) in merito?
nn e' aggrappandosi ad una citazione, per altro bellissima,
che ci si puo' esimere dal dire cio' che questa follia(come
la definisci) scatena in ognuno di noi..
ritengo che nessuno sia inadeguato..anzi, solitamente, chi
racchiude nelle citazioni i propri pensieri, ha sempre qualcosa
in piu' da dire..perche' cerca nel passato(filosofi, scrittori ecc..)
o nel presente (anche solo vivendo) qualcosa che rispecchi il
suo stato d'animo...e questo nn e' forse un modo di pensare e quindi
di esprimere opinioni?

De Dion