venerdì 21 settembre 2007

Diventa "principe" e accende un mutuo


Per definizione, il Principe Azzurro è il sogno d’ogni donna, ragazza, bambina da tempi immemorabili, in ogni parte del mondo il fattore comune è l’idea del Principe Azzurro, questo grazie alle meravigliose fiabe le quali hanno caratterizzato l’infanzia di molti, e la Walt Disney ci ha messo ovviamente del suo, con Biancaneve, Cenerentola e le loro eredi come la Sirenetta. Sicuramente, tutto splendido, bellissimo, per chi ha un minimo di sensibilità, l’incanto del lieto fine e la fatidica frase “ e vissero felici e contenti”, chi non mai ha sognato di viverla in prima persona? chi? Tutti, ognuno di noi lo ha sognato e a volte sperato, certo, per i maschietti ammettere un lato sensibile di fronte a Biancaneve potrebbe essere un po’ fastidioso, ma per ora sorvoliamo sui maschietti, infatti, l’argomento prevede come protagonisti il gentil sesso, e l’oggetto del desiderio, sì fatto nelle forme e sembianze del Principe Azzurro con piuma e cavallo bianco.
La consapevolezza odierna per il comune parlare trova che, mai noi pelosi esemplari del così detto “sesso forte” avremo caratteristiche tali da somigliare all’uomo vestito d’azzurro con piuma e cavallo bianco, escludendo a priori la presenza di un castello immerso nel verde, localmente improbabile da raggiungere privi di navigatore gps. Oggi le donne sono convinte che questo stupido supereroe da fiaba privo di personalità, ma in possesso di nobile destriero, non esista e in realtà non è mai esistito, questo ha causato uno scompenso affettivo, il quale le ha portate inevitabilmente a riversare tale mancanza sotto forma di rancore, sul resto dell’umanità d’opposta natura priva di quei requisiti inculcati di generazione in generazione dagli albori del tempo ad oggi.
Ovviamente solo noi eravamo e siamo i soli depositari di speranze e attese che immancabilmente nella realtà sfumano così come ogni giorno sorge il sole, arduo fardello per noi da sopportare in quanto solo il sogno e il desiderio delle dette sognatrici porta il nome di Principe Azzurro, con tutto quel che ne consegue in forma di romanticismo fiabesco che distingue il personaggio, sì perché nell’atto pratico, al momento della scelta ogni desiderio e sogno cede il posto alla concretezza del reale, mettendo da parte anche quei sentimenti che forse dovrebbero pur esistere nel comune vissuto. Concretezza freddamente vista dai miei occhi, in una scelta spinta esclusivamente da presupposti d’affidabilità, nella fattispecie economica per i nostri giorni e un presupposto di continuità futura. Affidabilità che per quanto sembri, una parola positiva, nel contesto smonta ogni ideologia e fondamenta che rappresentavano la base di un rapporto, la volontà del vivere insieme legato da chimica e alchimia che poco si combinano con raziocinio e praticità, che invece governano ora lo scenario collettivo dell’universo in rosa, spinte anche da desiderio d’erede, non tanto per l’infante, ma per l’egoistico desiderio di soddisfare biologicamente quell’istinto che già i primati possedevano.
Dall’altra parte, ci siamo noi quelli che vengono scelti per la continuità della specie, per quanto questo possa apparire squallido e sbrigativo, in realtà è quello che avviene in natura, nelle migliaia di specie animali(e l’uomo non fa differenza), la femmina sceglie il maschio dominante più sano è più forte che possa garantirle una progenie robusta e una più semplice sopravvivenza della razza. I criteri di scelta per la donna, si discostano un po’, ma conservano in ogni caso il bisogno di affidabilità che l’uomo può darle, non più sotto forma di caratteristiche fisiche (quelle ci sono, ma solo dal puro lato estetico e non funzionale), ma quella sicurezza economica necessaria a garantire equilibrio e prosperità nell’ambito famigliare. Ebbene gli obbiettivi sono: il coronamento delle nozze o convivenza, ed un discendente, questi non più conseguenti di una scelta emozionale che inspiegabilmente ci spingeva verso qualcuno rispetto a qualcun altro, ma veri ed unici traguardi da ottenere, il compagno di viaggio resta marginalmente estraneo e di quasi irrilevante importanza.
Ovviamente non credo, o meglio, nutro ancora speranza che questo non vale per tutte, e in qualche parte di mondo esiste ancora colei che attende il suo principe in calzamaglia, e sia pronta a dividere il mondo o un bivano senza posto auto a patto che sia solo con lui…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Magari sarebbe più semplice non aspettarsi proprio niente: considerare i veri nemici le forme che vivono nella mente e le attese stereotipate che ci ingombrano la testa. Forme, desideri e immagini che il più delle volte sono esterne e indotte. Forse darebbe maggiori frutti un bel allenamento all'introspezione: abituarsi a sentire, vedere e conoscere i propri sentimenti e bisogni più veri e profondi. Quelli senza forma, o con forme diverse da quelle note. Questa 'discesa agli inferi' potrebbe dare più soddisfazioni e risultati. Nel mito di Amore e Psiche, Eros opera solo al buio e non ha volto... ciao. BB

Anonimo ha detto...

Avevo preparato una bella lima per affilare gli artigli, fatto gorgheggi per allenarmi al ruggito.
E poi, e poi ieri sera una mia cara amica mi ha detto che non voleva andare in macchina con un tizio(che pare fosse interessato a lei in passato) perché aveva evinto da alcune sue frasi che fosse nullafacente e interessato solo a "una cosa" (la cosa,quella lì, ci siamo capiti!!:)). Ieri allora usciamo tutti insieme in gruppo e in 3 ore scopro più cose di questo ragazzo che lei in un anno.Un lavoratore,un bueno d'animo, disponibile, tranquillo, almeno al primo impatto(poi se scopro che è realmente stronzo ritiro tutto!!) e inoltre, attenzione, attenzione, bello veramente! Allora il portafoglio e la sicurezza(????)della stabilità per arrivare tutti come pecore in chiesa hanno addirittura sovrastato l'attrazione fisica!Incredibile: gli estrogeni possono essere educati.
"Le femmine sono misteriose", diceva un nostro conterraneo in "Tutto l'amore che c'è".Era ubriaco, ma, si sa, in vino veritas.
Ho tagliato le unghie, rilssato le corde vocali e ora, per giunta, mi tocca dirti pure "hai ragione".

lestat ha detto...

chi ha la colpa, non si sà, diceva il Guccio in una delle sue....
x BB... non attendo nulla in particolare.. è solo una riproduzione .. solo di quel che per maggioranza.. è, nulla più da dire nè da sentenziare..
;)