giovedì 27 settembre 2007

Aquiloni


La vita di un "uomo" cambia radicalmente quando un evento esterno sconvolge i suoi piani, come aquiloni rigogliosi tendiamo verso il sole sicuri del filo che ci tiene componiamo vorticose acrobazie con le regole assegnate nella limitatezza del filo di nylon, simile ad aquile c’imponiamo al vento in ascese velocissime simili ad aeroplani.. incontrastati libriamo nel circoscritto raggio di nylon. Le casualità sono incluse nel gioco e ci mettono alla prova (per arcani intenti) e il nylon si spezza rendendoci liberi, e si apre uno spazio vastissimo a cui non siamo preparati il panico prende forma e potere dei nostri pensieri, Entropia dogmatica, confonde ogni certezza che si sgretola nel vento come un pugno di sabbia fino all’ultimo granello, poi la disperazione all’limite della follia, spinge i più audaci a seguire tutte le irrazionali scelte che il caos gli offre.. fino a nuovi progetti radicali, inconsciamente terapeutici, quasi a rinnegare quel filo di nylon che tanto ci rassicurava.

4 commenti:

N.808 ha detto...

A parte l'inizio che ricorda il caro amico Filppo, nonchè il corto che ha dato il nome al tuo blog, potrei dire che le nostre false certezze ci acccompagnano perenni sin quando ci accorgiamo che la vita ci sbatte in faccia la realtà presentandoci il conto delle nostre illusioni.
Ma se pur vero che il castello di colpo cade, è anche vero che si riapprezza un perduto ed inconsapevole mistero per la vita.

Anonimo ha detto...

nicolaaaaa bellissimo quello ke hai scrittoooo

Anonimo ha detto...

Un libro regalatomi tempo fa,
nel quale si cercava di costruire
una fantomatica "ricettà" per la felicità,
poneva al primo posto l'arduo compito
(se non impossibile)
di allontanarsi dal bisogno di certezze.
Personalmente, oggi più che mai,
ritengo che nella vita nulla sia certo,
ma che questo fatto non sia una dannazione...
Basta affrontare le difficoltà con lo spirito giusto
ed avere amici con cui superarle.
D'altra parte se già sapessimo
cosa ci attende nel nostro “domani”
i nostri "oggi" perderebbero il proprio significato.


Giuda

Anonimo ha detto...

Anche qui abbiamo chiesto una mano al buon Franco e ai suoi volatili.....e tu sai quello che intendo!!!:)
La faccenda dell'entropia dogmatica la devo ancora capire invece...